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dagli anni '60

Il legame della famiglia

L'Azienda

La storia tra la famiglia Paciacconi ed il vino risale ai primi anni 60 del secolo scorso quando il nonno Enrico, mastro bottaio, selezionava con cura per la stagionatura i legni di castagno e ciliegio con cui realizzare le doghe dei tini e delle botti. La passione delle botti si è trasformata nel lavoro dei campi e l’amore per la viticoltura del figlio Franco negli anni 80, con l’impianto dei primi vigneti, le iniziali sperimentazioni di vinificazione e l’avvio del commercio del vino che hanno segnato la strada della nostra azienda divenuta poi una realtà del territorio.

Passione e lavoro raccolti dal nipote Alessandro, che della vita calata nei colori e profumi della natura, scandita dall’avvicendarsi delle stagioni e dei climi, dalla cura personale dei vigneti e della cantina ha fatto la ragione della propria esistenza. Immersa nelle floride vigne sull’altopiano da cui prende il nome, si trova la cantina Sandonna, una struttura di nuova costruzione inaugurata nel 2006. Il fabbricato realizzato con tecniche tradizionali si inserisce naturalmente nelle architetture del territorio, restituendo quello spirito di familiarità, sincerità ed autenticità che anima l’azienda. La vicinanza ai vigneti consente una rapida pigiatura delle uve mantenendone al tempo stesso una maggiore integrità mentre l’efficace impianto di refrigerazione con controllo delle temperature preserva il corredo aromatico e varietale dei mosti.

Nella cantina sono bandite le pratiche enologiche invasive, piuttosto si tende ad evidenziare le sfumature organolettiche varietali adottando metodologie tradizionali quali fermentazioni spontanee, travasi per gravità, imbottigliamento in assenza o quasi di filtrazioni. Oltre alle aree dedicate alla ricezione delle uve ed alla vinificazione con i più moderni fermentini in acciaio, affiancati ai tradizionali tini in cemento sapientemente ristrutturati, si sviluppa in un locale sottostante il cuore dell’azienda, la barriccaia, dove maturano in tini di rovere i vini che meritano tempi di affinamento più lunghi.

I nostri vini

Il Territorio

Al confine meridionale dell’Umbria con la Tuscia viterbese Giove (292 metri s.l.m.), arroccato tra verdi colli di lecci e querce che da Amelia dolcemente scivolano verso la valle Teverina, si affaccia dal suo terrazzo naturale di origine alluvionale sulla vallata del fiume Tevere, dominandola. Il borgo stringe con un sol sguardo la piana che da Orte va ad Orvieto lasciando sullo sfondo la cornice dei Monti Cimini e degli altri rilievi laziali.

I Colli Amerini costituiscono un territorio ricco di arte, storia, cultura, intimamente legato alla natura, all’attaccamento per la propria terra, dove l’agricoltura ricopre ancora un ruolo peculiare nell’economia del luogo. Il paesaggio è caratterizzato dalla presenza di vigneti, oliveti frutteti, coltivazioni ancora praticate sulla base di antichi saperi, nel pieno rispetto delle conoscenze e dei metodi di lavorazione utilizzati dai nostri avi. Caratteristiche queste che rendono Giove apprezzato fin dall’antichità dai viaggiatori e visitatori come si legge in questa cronaca del 1790, che lo riporta come una “terra doviziosa di beni di natura per la salubrità dell’aria, per la molteplicità di buone strade, che vi sono nella circonvicina campagna, per la fertilità del suo territorio, per la svegliatezza di mente dei suoi abitanti, e finalmente per l’amenità del suo sito circondato in buona lontananza a tramontana dalle montagne”.

Le nostre vigne poste ad est del paese si inseriscono in un contesto del tutto particolare, dove all’influenza climatica della valle fluviale si combina quella ancor più rilevante dei lontani rilievi appenninici, garantendo alle terre di Sandonna un microclima sensibilmente fresco e ventilato e dalla maggiore escursione diurna rispetto al territorio circostante, che lo rende particolarmente adatto alla produzione vitivinicola come testimoniano i numerosi ritrovamenti di reperti risalenti all’epoca romana (anfore, palmenti).